Come funzionano i robot aspirapolvere?

Come funzionano i robot aspirapolvere?

15 Aprile 2020 0 Di Antonio

Mai come in questo momento storico l’igiene è fondamentale. Soprattutto in questo periodo, a cavallo dell’esperienza covid19 che ci sta segnando e che sicuramente cambierà i nostri atteggiamenti.

L’igiene nelle mura domestiche è un argomento che ci ha sempre fatto tenere alta l’attenzione ma mai come in questo periodo diventa un fattore centrale nella vita di tutti i giorni.

Tenere la casa ma soprattutto i pavimenti puliti ogni giorno non è proprio semplice ma con l’aiuto di un buon robot aspirapolvere la guerra contro la polvere è sicuramente vinta.

Sul mercato vi sono diversi dispositivi con diverse caratteristiche che rispondono alle esigenze delle persone, in base alla metratura della casa, al tipo di pavimento, alla presenza di animali, di bimbi e di tappeti.

In questo articolo cerchiamo di capire come funzionano i robot aspirapolvere in modo da aiutare persone come te che stanno pensando di comprarne uno, ma vogliono prima capire come orientarsi.

Quindi, come funzionano i robot aspirapolvere? La prima cosa è…

La mappatura della casa

Il robot possiede dei sensori che fin dalle prime volte che inizia a girare riescono a “leggere” le informazioni riguardo spostamenti, dimensioni, larghezze, muri, angolazioni e tutto ciò che caratterizza il tuo appartamento.

Questo non avviene solo in orizzontale, quindi sullo stesso piano, ma anche nel caso in cui tu disponessi di più piani, di scale, ma anche di pavimenti di diverso tipo. Vi sono infatti alcuni robot più performanti che riescono anche a scendere le scale ogni qual volta si accorgono dell’esistenza. A differenza di altri, invece, di fascia più bassa, che tornano indietro.

In ogni caso loro procedono alla mappatura delle stanze, quindi di tutta la casa.

Ma come avviene questa mappatura?

La mappatura come già detto avviene attraverso dei sensori. Questi sensori li possiamo suddividere così:

  • sensori ad ostacoli: intorno al robot sono disposti dei sensori di vicinanza o impatto che quando stanno per impattare con l’ostacolo vicino rilevano la presenza di ulteriori ostacoli intorno, in modo da capire se e come possono aggirare l’ostacolo. Alcuni robot più moderni e performanti possiedono videocamere che riescono a rilevare l’oggetto, capire di cosa si tratta e evitarlo;
  • sensori di dislivello: alcuni robot possiedono sensori a raggi infrarossi nella parte frontale. Questi sensori riescono ad intercettare la presenza di un dislivello, nel caso per esempio di un appartamento a più piani e con scale, evitando così di precipitare o ribaltarsi;
    sensori di muro: questi tipi di sensori riescono a capire se hanno a che fare con un muro vero oppure provvisorio (per esempio i cancelletti piazzati apposta per evitare che il robottino esca da una stanza o da una metratura apposita. In pratica è come se servisse a creare una sorta di recinto). Nel primo caso capiscono di avere a che fare un muro da inserire nella mappatura e di conseguenza procedere alla pulizia del battiscopa; nel secondo caso procederà solo ad una pulizia più superficiale.
  • sensori di distanza: questi forse sono i più sofisticati perché riescono a delineare la dimensione della casa e delle stanze attraverso un calcolo tra le ruote del robot, le dimensioni e il numero di rotazioni delle stesse.

Mappatura con camera e mappatura con laser

I tipi di mappature sono due:

mappatura con camera, ovvero il robot usa una videocamera che diventa l’occhio che gli permette di vedere, riconoscendo i vari ostacoli, creando così una mappa virtuale decisamente dettagliata;

mappatura con laser: questo è il caso quando il robot dispone di raggi laser tutto intorno al dispositivo e mentre lavora invia questi raggi in modo sferico, misurando la dimensione delle stanze, quindi di tutta la casa.

Oramai quasi tutti i dispositivi sul mercato riescono a creare fedelmente una mappatura adeguata e ovviamente, più questa è fatta bene, migliore sarà il comportamento del robottino e della sua pulizia per tutta la casa.

I robot più moderni vengono gestiti attraverso app dal proprio telefono. Questo è molto utile perché in questo modo puoi dire al tuo robottino di evitare il bagno magari perché vuoi farglielo fare dopo la tua doccia, piuttosto che non entrare in cucina perché stai preparando e non vuoi il robot in mezzo ai piedi.

La base di ricarica

Ogni robot aspirapolvere possiede un’autonomia di carica a seconda del modello, più o meno economico e dalla dimensione, quindi, della casa.

La cosa interessante è che ogni robot possiede un’intelligenza artificiale che, oltre a permettergli di mappare la casa come già descritto, gli permette di capire il grado di autonomia di carica e nel momento in cui si sta esaurendo, da solo torna “nella tana” per ricaricarsi.

Infatti, il consiglio che viene sempre dato, è proprio quello di collocare la base di ricarica in una zona di agio al robot, altrimenti, facendo fatica a rientrare alla base, rischierebbe di non ricaricarsi più, compromettendo le pulizie successive.

Un altro consiglio è quello di non spostare continuamente la base di ricarica, sopratutto dopo il lavoro di mappatura da parte del robot, altrimenti ogni volta il dispositivo dovrà occuparsi di rifarla, perdendo tempo e non eseguendo una pulizia ottimale, non essendo a regime, ma in fase di nuovo testing.

I tipi di spazzole e la potenza

Quando si compra un robot per le pulizie occorre valutarlo anche in base alle spazzole in dotazione. Questo perché, a seconda del tipo di pavimento, potrebbero incidere parecchio. Se hai un pavimento per esempio con fessure hai bisogno di un tipo di spazzole che non si vadano ad incastrare, altrimenti, ogni volta che si incastrano, sarai costretto a farlo ripartire manualmente.

Stessa cosa per il motore. Se hai in casa una moquette a pelo lungo e compri un robot di fascia bassa, ogni volta che il robottino tenderà a salire per eseguire la pulizia, questo si fermerà, perché non sarà in grado di proseguire, impedito dalla troppa frizione. Perciò, un motore potente aiuterà il robot a superare ogni ostacolo, evitando anche in questo caso ogni intervento manuale.

Su quali robot aspirapolvere orientarsi per fare un buon acquisto?

Per quanto riguarda la nostra esperienza posso dirti di averne provati davvero parecchi ma il nostro parere rimane sempre sui prodotti migliori: Roomba di iRobot e iRobot Braava.

Entrambi tecnologicamente sempre all’avanguardia a differenza di altri marchi hanno sempre tenuto il passo rispetto alla tecnologia, facendo da pionieri su innovazioni tecnologiche ed esigenze di mercato concrete.

Perciò, se stai pensando di comprare un robot aspirapolvere e sei disorientato questa è sicuramente la scelta giusta.